mercoledì 10 febbraio 2010

Sciando... Grande Guerra

Avevo tre anni e mezzo quando mi misero per la prima volta gli sci ai piedi. Mi raccontano che non ne ero molto convinta inizialmente. Poi beh, le cose sono cambiate e nel corso degli anni di piste ne ho fatte molte, vivendo in una località sciistica come questa non ci si può di certo meravigliare. Tra le elementari e le medie ero addirittura arrivata a fare delle gare a livello agonistico ahimè senza mai raggiungere grandissimi risultati. Di anni da allora ne sono passati molti e fra una cosa e l'altra avevo un po' messo da parte questa enorme passione. Finite le superiori però non potevo che ritornare con costanza sugli sci per scoprire i posti mai visti, costanza per modo di dire, perchè è uno sport che richiede tempo e lavorando è proprio la cosa che più manca. Poco più di un anno fa credevo di essere arrivata al limite dopo la prima brutta caduta mi sono spaventata e da allora ho sciato ancora meno. Quest'anno però ho deciso di riprovare con la scusa degli sci nuovi da "testare". Gli sci vanno alla grande e nonostante siano più lunghi di quelli che ero abituata ad usare anche le gambe si sono abituate in fretta. Ieri, nonostante il lavoro sia tantissimo ho deciso di rischiare, mi sono portata avanti il più possibile col lavoro e alle 8.30 io e mia cugina stavamo già aspettando che aprissero gli impianti. Il programma della giornata era tosto. Il giro che nessuno consiglia... non partendo da dove siamo partite noi. Se qualcuno se ne intende della zona è il giro della Grande Guerra (giro che desideravo fare da molto tempo) il più conosciuto dopo quello dei quattro passi o meglio Sellaronda.

Sulla cartina non appare il paese da cui siamo partite ma quello in rosso è il giro che abbiamo fatto

A causa dell'intevento del garante della privacy che ha interrotto il servizio non riesco nemmeno a calcolare quanti chiometri abbiamo percorso (anche se un sito parla di 82.5 km totali di cui solo 31 con gli sci ai piedi da Corvara in Badia). Beh, siamo partite a Selva verso il passo Gardena poi giù prima a Colfosco e poi a Corvara in Val Badia.

Vista dal Piz Boe verso il Pelmo e Civetta
Da li siamo salite verso il Piz e poi giu ad Arabba ed eravamo gia in Veneto, da li Portavescovo, Padon e giu ai piedi della Marmolada e avanti, Serrai di Sottoguda che sono uno spettcolo della natura.

Serrai di Sottoguda
Sottoguda
Piccola camminatina attraverso Sottoguda per arrivare alla fermata dell'autobus dove l'attesa ci ha leggermente spaventato, ma dopo venti minuti siamo partite verso Alleghe e su sul Civetta, piani di Pezzè dove il nostro stomaco chiedeva di essere riempito.

Alleghe e il suo lago nella Valle Agordina

Breve pausa e poi via... c'abbiamo messo un po' per trovare la pista giusta ma poco dopo eravamo gia a Pescul dove un autobus ci ha portato quasi sul passo Giau, Fedare esattamente. Passando praticamente a fianco al paese natale di mia madre.
Monte Pore e Colle S. Lucia, il paese di mia madre
Non potevo crede di essere li con gli sci e vedere tutto innevato... da casa mia in macchina ci metto quasi un ora e mezza, saranno su per giù 60 km e io ero li!! Beh, dal Fedare poi siamo salite sul Nuvolau e dopo esserci piacevolmente perse di nuovo siamo arrivate sopra Cortina d'Ampezzo.
Vista su Cortina d'Ampezzo e una della Cinque Torri
La vista di Cortina e delle Cinque Torri mi hanno tolto il fiato... due-tre foto e poi via, avevamo ancora meno di due ore per finire il giro prima che chiudessero gli impianti. PANICO. Ben presto abbiamo ritrovato la pista giusta salendo sul Col Gallina e siamo scese sul Falzarego e nuovamente su sul Lagazuoi, un'alta meraviglia della natura. Avevo seriamente paura di non arrivare a casa prima che chiudessero gli impianti. Ma grazie al cielo c'era poco casino così in men che non si dica siamo arrivate a valle, all'Armentarola, nuovamente in Alto Adige e abbiamo trovato la coincidenza con i cavalli che ci hanno trainato per un bel pezzetto. Da li poi abbiamo raggiunto San Cassiano in Badia e faticando un po' per spingere ed evitare di prendere impianti e perdere tempo siamo arrivate a Corvara. Bastava raggiungere nuovemente il passo Gardena in tempo per essere al sicuro e così è stato. Ce l'abbiamo fatta!!
Sassolungo e Val Gardena... casaaaa
Alle 17.00 in punto abbiamo messo piede in casa. Distrutte, ma felici. E' stata una bella giornata intensa colma di panorami che chi non è mai stato così in alto non può nemmeno immaginare. Ho fatto un paio di foto, ma non rendono del tutto l'idea. Una giornata così ci voleva, sciare aiuta a liberare la mente dai pensieri più assurdi, oggi però ho dovuto fare i conti con i vari dolori. Verrebbe da pensare al mal di gambe e invece ho le braccia doloranti, la schiena spezzata e il collo bloccato. Strano ma vero... però tutto passa...
Immagino che l'ultima parte abbia annoiato chi non conosce la zona... ma abbiate pazienza dovevo condividere la mia felicità per avercela fatta!!

5 commenti:

  1. Ecco questo giro mi manca, ed ora che l'avete testato mi ci potete portare sabato... Però bisogna saltare il pranzo perchè io non sono bravissimo a sciare e vado piano.. ^___^
    Ah ovviamente non farò nessun commento eh! :)

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  2. Stranamente ho fatto un giro che tu non hai mai fatto!
    Potresti farcela anche fermandoti a pranzo, ma non dev'essere una splendida giornata di sole o non arrivi da nessuna parte a fare code. Purtroppo per me il sabato è un casino però...

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  3. Non l'ho ancora fatto perchè sapevo che lo volevi fare, e volevo darti la soddisfazione di farlo per prima.. ;) Beh proponi una giornata (sabato o domenica di quelli fiacchi) prima di fine stagione e chiama eh.. ^__^

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  4. Marco, sai bene che finché è stagione io da qui di sabato non riesco a muovermi e sai altrettanto bene quanto casino c'è di domenica. Quindi vediamo, forse marzo sempre se i tratti con l'autobus siano ancora attivi! Cercherò di informarmi!

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  5. fai sempre delle foto bellissime!

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A te la parola!