lunedì 18 giugno 2012

3096 giorni

Ultimamente leggo poco... diciamo che è già qualche mese che fatico a mettermi davanti a un libro. Nelle vacanze però ne ho approfittato per finire una lettura che mi tiravo dietro da qualche tempo ormai.
Mi riferisco a "3096 giorni" di Natascha Kampusch che avete visto per oltre un mese nella colonna laterale del blog in quanto libro sul comodino.
Non so quanti di voi si ricordino di questa ragazza che nel 2006 ebbe l'occasione di fuggire al suo rapitore dopo oltre 8 anni di prigionia nella cantina di una casa austriaca. Da subito mi incuriosì la storia di questa ragazza, forse perché l'Austria mi è così vicina. All'epoca ho seguito ogni programma a lei dedicato nella TV austriaca, poi vidi il libro in tedesco ma non ebbi il coraggio di prenderlo finché non lo trovai, qualche mese dopo, anche in lingua italiana.
E' inquietante la storia di questa ragazza e allo stesso tempo è sorprendente quanta forza abbia avuto a sopportare tutte le violenze subite. Man mano che però andavo avanti col libro qualcosa non mi è più andato a genio. E' incredibile tutto quanto ma questa ragazza ha approfittato forse fin troppo delle luci puntate su di lei. Il vittimismo a me non va proprio giù. Se a inizio libro ero interessata a ciò che raccontava verso metà invece non vedevo l'ora di finire. Curiosa sono anche andata a cercare altre notizie su di lei nel web e ho trovato gruppi tedeschi su Facebook che la pensano più o meno come me, ma che forse esagerano nell'esprimersi. Insomma, non ha fatto questa impressione solo a me.


Sono contenta che sia libera e che sia riuscita a farsi una vita e credo che forse forse tutto ciò è solo conseguenza alla sua assenza dal mondo per così tanto tempo. Spero almeno.

Se siete incuriositi leggetelo ma ecco, si può anche fare a meno.


2 commenti:

  1. io mi ricordo di averla appresa dalle televisioni argentine la notizia..

    sembra una storia incredibile poveretta!
    spero solo che questa sua voglia di apparire non le faccia più male che altro e non sia frutto della voglia di far soldi di chi le sta vicino

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  2. forse ha ragione federica federica, le esperienze che ha vissuto questa ragazza possono averla resa facilmente manipolabile e fragile. in ogni caso come apparenza non ci fa una "grande figura".

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