giovedì 19 aprile 2012

Un po' alcolico e molto festaiolo

Sono tornata da un paio di giorni dal mio week end oltre confine e da allora sono affetta da una strana forma di pigrizia. Ora però ce la posso fare, un post al week end lo voglio assolutamente dedicare!
Chi scia o chi ha buona memoria dei fatti di cronaca avrà senz'altro sentito nominare Ischgl e Galtür nel Paznauntal in Austria.
Ischgl è una notissima zona sciistica austriaca sul quasi confine con l'Engadina in Svizzera. I paesi della valle di Paznaun non sono molto grandi ma ovviamente predisposti all'accoglienza di moltissimi turisti, soprattutto nella stagione invernale. Noi ci siamo fermati un po prima, a Kappl non lontano da Ischgl che ci ha fatto da base visto che ci siamo spostati ogni giorno. Il primo giorno sciatina nel piccolo comprensorio di Kappl. Neve pessima ma almeno con il sole abbiamo visto le cime dall'altro.


Il tempo gli altri giorni è stato pessimo ma ci hanno assicurato che è normale, trovare il sole è raro. Il giorno dopo abbiamo tentato di sciare a Ischgl ma c'era una nebbia pazzesca e abbiamo subito rinunciato di raggiungere la Svizzera (e la mega zona tax free in mezzo alle piste di cui tanto abbiamo sentito parlare) con gli sci ai piedi vista la pessima visibilità.


Non ci siamo però negati l'importantissima fase post-sci in uno dei tanti caratteristici locali di apres-ski del paese. Per molti è una cosa nuova, sconosciuta. Qui no, è comune anche se in maniera moooolto più leggera. L'apres-ski non è solo una specie di rito ma bensì anche un genere musicale che non esce di molto dalla zona del Tirolo. (Unica eccezione forse il Ballerman a Palma di Mallorca in Spagna)
Vi lascio una canzoncina giusto per rendervi l'idea...


Il giorno dopo visto il tempo ancora pessimo abbiamo optato per la piscina visto che ce l'hanno passata come una delle più belle del Tirolo e visto che con noi c'erano anche due cuginetti e sciare in tutta quella nebbia era abbastanza pericoloso. Delusione totale. Un'unica piscina e per di più freddina. Potevano pubblicizzarla  però ciò che realmente è... e si che loro hanno una gran cultura tra piscine e Wellness. Mah...

Perché ho nominato i fatti di cronaca prima? Io non ne avevo memoria ma Galtür è un piccolo paesino della valle di quasi 900 abitanti che nel 1999 è stato colpito da una valanga di vaste proporzioni che uccise 31 persone. Ricordate qualcosa? Beh, prima del rientro visto che eravamo nelle immediate vicinanze di questo paese abbiamo deciso di vistare l'Alpinarium. Museo della montagna e della vita in montagna dedicato alle vittime in seguito all'incidente del 1999 nonché parete di protezione del paese in caso di valanga. Inevitabile porsi alcune domande alle affermazioni che vengono proposte entrando nelle diverse stanze collegate da un tunnel (definita opera di protezione per chi vive nelle Alpi).

Il tunnel.

Chi vive tra le montagne non vi ci si può sottrarre.
Chi vive tra le montagne deve adattarsi.
Chi vive tra le montagne è parte di connessioni e collegamenti.
Chi vive tra le montagne deve mettersi in movimento.
Chi vive tra le montagne deve essere flessibile.
Chi vive tra le montagne deve commercializzarsi e conservare il proprio.

Una nuova percezione della montagna.

Strategie di flora e fauna nel sopravvivere all'alta montagna.

Sculture che mostrano le condizioni d'innevamento degli ultimi 30 anni.

C'è da pensarci su! Perché in effetti è un modo di vivere a sé. La mia è sicuramente una montagna più tranquilla, meno pericolosa nonostante l'altitudine qui sia maggiore ma le differenze tra chi abita in alta quota e chi no sono praticamente le stesse. E per la prima volta mi sono soffermata seriamente a pensare quanto poco semplice sia la vita soprattutto in quella zona, viste le loro montagne così imponenti e pericolose. Proprio quest'anno è stato un altro inverno che li ha fatti rimanere in allerta con il pensiero continuo a quel 23 febbraio 1999 vista l'enorme quantità di neve caduta. Attraversando la valle si sono visti i segni delle valanghe cadute nell'ultimo inverno lungo la strada, gli alberi sradicati, il casino più totale in alcuni punti ma fortunatamente nessuna casa.
Se siete interessati o se passate in zona fermatevi a vedere questo museo-avventura perché merita. Non è molto grande ma è davvero interessante!

Il palco che ospiterà Mariah Carey il prossimo 30 aprile a 2320 m di altitudine.

Una prelibatezza che qui in Italia non si trova imbottigliata. Cos'è? Radler. 50% limonata e 50% birra.

Ecco... mi sono allargata. Effetto del museo che m'è piaciuto davvero molto. Anche il week end in effetti. Breve intenso e per una volta diverso, sciando con i parenti. In festa. Un po' alcolico e molto festaiolo. Bello, bello, bello. L'Austria mi piace. Ischgl mi piace. Ci tornerò!


2 commenti:

  1. Voglio anche ioooooooooo....ufffaaaa anche ioooooo voglio un w-e! il problema è che se parto, non mi basta un W-e...ho arretrati di anni di vacanza mancati...il rischio è partire e non tornare più....

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  2. sarei curiosa di assaggiare questa radler: qui noi abbiamo il panachè (birra+gazzosa) che però è francese...

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