venerdì 1 luglio 2011

Incidenti in quota

Era da un po' che aspettavo il sole per farmi una bella escursione. In realtà quella di lunedì scorso era già programmata da tempo e mai avrei pensato di trovare un cielo azzurro che più azzurro non si può e perdipiù senza nemmeno una nuvola.
Faccio il giro del Sassolungo almeno una volta all'anno, mi piace proprio da matti e ovviamente ho una marea di foto molto simili riguardanti gli stessi panorami, non ci posso fare nulla ma ogni volta rimango senza fiato per la bellezza che vedo.


Si parte in cabinovia dal Passo Sella (2150 m slm) fino alla forcella del Sassolungo (2685 m slm). (Molti se la fanno a piedi ma io, dopo tutta quella salita sarei già sfinita.) All'arrivo in cima, alcune foto e dopo un breve tratto in piano si inizia la discesa in un ghiaione.


Mi è capitato altre volte di trovare la neve, anche a settembre ma se si è ben attrezati, soprattutto ai piedi e se si fa un po' d'attenzione non c'è alcun problema. Non mi sembra che quest'anno ci fosse stata più neve del solito ma in certi punti era davvero difficile da gestire anche se ero tranquilla e sicura. Stavo per arrivare in un punto che richiede uno sforzo un po' maggiore, si tratta di fare un piccolo salto (facendo attenzione a non perdere l'equilibrio) o ancor meglio di sedersi a terra e farsi scivolare per evitare di finire di sotto.
Eravamo in coda, c'era una comitiva di turisti tedeschi non più tanto giovani davanti a noi e quando hanno incominciato a urlare mi sono spaventata. Da dove ero io, benchè fossi molto vicina non riuscivo a capire cosa fosse successo. Comprendendo il tedesco però ho ben presto realizzato che due signore sono scivolate a pancia in giù e una ha sbattuto la testa procurandosi un taglio in fronte e uno sulla guancia. Ci siamo tutti spaventati, ma con l'aiuto dei mariti e di altri escursionistri presenti le signore si sono alzate e hanno rifiutato l'intervento dei soccorsi. Appena ho visto il sangue però ho dovuto girarmi o come minimo sarei svenuta e rotolata anch'io tra rocce e neve. Ho aspettato che si smaltisse la fila per procedere con il passo delicato e improvvisamente mi sentivo un blocco di legno. Ho subito pensato "farò la stessa fine". Nonostante avessi i pantaloncini corti mi sono seduta nella neve e ho superato l'ostacolo senza problemi. Ce l'ho fatta! Poco più avanti però altri due della stessa comitiva hanno rischiato di perdere l'equilibrio e finire di sotto. Ho assistito la scena e mi è venuta la nausea. Non credevo di essere così sensibile ma la caduta delle due signore mi ha letteralmente terrorizzato. Pian piano ho cercato di superare tutta la comitiva per evitare di prendere qualche altro spavento... da li poi è filato tutto liscio anche se continuavo ad essere rigida e nervosa.


Giusto un po' di fatica nelle due salite successive ma niente di chè, con la fame che mi è venuta non vedevo altro che l'ora di raggiungere il rifugio per il pranzo dove mi sono definitivamente sciolta. Mi sarei volentieri sdraiata nei prati colorati dai fiori ma non ne ho avuto il tempo. Mi rimaneva solo l'ultimo sforzo per tornare al passo e concludere il giro di 10 chilometri circa.


Poi per l'acido lattico in circolazione ho sofferto di mal di gambe per tre giorni... ma sono solo piccoli dettagli!


4 commenti:

  1. Orka Eli... a me è venuta paura solo a leggere...!!!

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  2. Fifona come sono sarei tornata indietro!

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  3. anche io come la lunga: ho il terrore di cascare di sotto.. le passeggiate con salto annesso non fanno per me!

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  4. Beh, io ho avuto gli stessi medesimi dolori alle gambe per una corsa sul tapis roulant, in palestra, senza avere una vista del genere :-/

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