lunedì 18 marzo 2013

Vancouver sotto la pioggia

Il carnevale è passato già da un pezzo, le giornate si allungano oggi nevica come se fosse dicembre ma il caldo sole degli ultimi giorni fa pensare che presto sarà comunque primavera. E' ora di "programmare" le vacanze o perlomeno di pensare a una vaga meta, per non ingolosirmi troppo penso ai viaggi passati. Li voglio condividere, per chi me lo chiede e per me. L'ultimo in ordine di tempo è quello in Canada.

Non si può dire che questo fosse un viaggio previsto, studiato o programmato ma a un mese dalla partenza abbiamo incominciato a pensarci. Vancouver che da sull'Oceano Pacifico non è affatto dietro l'angolo ma quel briciolo di pazzia che abbiamo in vena non ci ha permesso di non crederci fino in fondo. Ci è andata di lusso, abbiamo organizzato tutto senza dire nulla a mia sorella che all'epoca era a Vancouver già da due mesi. Ho la fortuna di essere molto curiosa di natura e nonostante siano 8500 i chilometri che ci separano mi sono sempre fatta raccontare da mia sorella i posti che frequentava a vedeva in modo da seguirla via Google Earth per capirci qualcosa. Sono quindi partita avvantaggiata e una volta arrivata a Vancouver mi è anche stato leggermente più facile orientarmi e sapere cosa fare anche perché mia sorella era all'oscuro di tutto finché non ci siamo incontrate all'angolo di W. Georgia St. e Granville St o meglio in pieno centro di questa Metropoli. Non vi dico la sorpresa e la commozione dell'incontro... ma potete immaginare no?!
Dopo infinite ore di volo e spostamenti, la sorpresa è riuscita quasi perfettamente e così abbiamo inaugurato  la nostra permanenza a Vancouver in un ristorantino greco per nulla caro. Impossibile da credere per una città come Vancouver.

Vancouver ha da subito lasciato un segno positivo. C'è un abisso in tutto tra noi qui in Europa e il Nord America, poi beh... ve lo dice una che vive in tutt'altro che una metropoli, sperduta tra i monti.
Era a cavallo tra novembre e dicembre e con immensa gioia ci siamo godute un po' di aria natalizia molto carica. Non stenterei a credere che chi ci vive abbia la nausea dall'eccessività con cui la città si prepara al Natale. Per me era diverso, tutto nuovo e quindi infinitamente bello.
Con il nostro arrivo abbiamo constatato che il clima tra qui da me e Vancouver è molto simile tranne che per l'umidità e l'estrema piovosità della zona. Sette giorni di pioggia quasi continua, di scarpe che non si asciugano, di pause nei tanti Cafe della città, di pasti di ogni etnia e fattura, di gente cortese, di gente felice. Perché si, in Canada tutti sorridono quando camminano soli per strada o mentre sono silenziosamente al telefono, è incredibile ma vero. Vancouver è una città felice. Nei negozi/Cafe/ristoranti sono di una cortesia che io ho stentato ad accettare inizialmente ma loro sono così. Ringraziano persino l'autista quando scendono dal tram, persino se escono dall'ultima porta in fondo. Io non ho mai visto tanta cortesia/buon umore tutta insieme come in Canada. Vivono bene, la qualità di vita che hanno loro lì... ce la sogniamo.

Ripensandoci ora, Vancouver mi da quel senso di sana pace e spensieratezza, sarà che erano pur sempre ferie o che dopo due mesi abbiamo rivisto mia sorella che è stata un ottima guida in quella che ormai è anche un po' la sua città. In una settimana abbiamo visto molto e le parole da spendere su ogni singola giornata sono tante quindi ho pensato di fare alcuni piccoli post dedicati magari a le cose che vale la pena menzionare, ricordare e condividere in modo da non avere un post troppo lungo e noioso.


Pronti al decollo quindi?
Per i prossimi post saremo a Vancouver, sotto la pioggia!! 


Spero di non far passare troppo tempo tra un post e l'altro... se avete domande o desideri non esitate!


1 commento:

A te la parola!