sabato 18 dicembre 2010

Discesa libera - coppa del mondo

Ci sono due giorni in particolare all'anno che buona parte dei miei compaesani ed io attendiamo con ansia. Mesi e mesi di organizzazione per le gare di coppa del mondo di sci alpino, un evento che ci apre al mondo. Oh quanto è bello!! Tutta la valle è un po' incasinata, ma le luci del settore sono tutte puntate su di noi. Dopo l'organizzazione teorica, si inizia a metà ottobre ad innevare  le piste arificialmente con circa 80 cannoni da neve in modo che la pista raggiunga diversi standart. Quando una decina di giorni fa ha piovuto abbondantemente mi sono un po' spaventata, ma le gare erano già state confermate e con l'arrivo del freddo ci siamo salvati! Le protezioni, ben 27km di reti colorano d'arancione una delle piste più belle che io conosca. A pochi giorni dalle gare sono arrivati i primi atleti per le prove e di conseguneza anche tecnici, cronometristi, direttori di gara, giornalisti e fotografi, ecc. da tutto il mondo! Un valle che conta più o meno 10000 abitanti diventa internazionale e si colora di blu, azzurro e giallo (i colori della coppa del mondo). Tutte queste bandierine in giro mi rendono fiera, sono il segno di tutto il lavoro che viene fatto con immenso amore per un evento che dura solo pochi giorni.
Queste gare si disputano qui da molti anni ed è una mia buona abitudine non mancare se è possibile. Quest'anno più che mai è stata una vera sofferenza. L'arrivo si trova in una piccola conca, vicino a quello che qui definiamo un fiume (si perchè qualsiasi altra persona che non vive in montagna lo definirebbe un ruscello) e ovviamente totalmente in ombra. La temperatura era di -15°C e in poco tempo anche se ero vestita come non mai, non mi sentivo più le mani e tantomeno i piedi. E' stata una bella gara però, piena di colpi di scena e di "cambio di leader".
Vedersi questi atleti che sembrano armadi scendere a 100km/h e oltre è emozionante, ma credo solo per chi scia. Conoscere la pista in ogni suo punto ti fa capire quanto sia difficile afforntare determinati punti a velocità elevate, ma sono professionisti e quindi poco male. Tre atleti non sono arrivati al traguardo di cui uno ha fatto anche un brutto volo, ma tutti si sono rialzati sulle proprie gambe.
Gli atleti italiani non hanno fatto una buona figura, direi che ormai si stanno un po' perdendo. Non è più come ai tempi di Ghedina, Tomba o Runggaldier... bisogna credere anche in questi piccoli sport! Non dare peso solo al calcio, alla formula1 o alla moto gp, forse così i nostri atleti avrebbero fondi a sufficenza per allenamenti adeguati e darebbero risultati migliori!
Sono riuscita a rimediare un autografo di Andrej Jerman... un bel "giovanotto" sloveno piazzato solo ventunesimo e ovviamente alcune foto da farvi vedere!

Parte finale della Saslonch

Didier Cuche, terzo classificato per 10 centesimi di secondo
al "salto del tunnel"

Andrej Jerman... il giovanotto dell'autografo

Credo sia Aksel Lund Svindal (16°),
vedendoli di rado in viso non so esserne certa



3 commenti:

  1. Una pista magnifica, è vero, tra le piste del mondo che desidero sciare :)

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  2. Ti dico una cosa di cui puoi essere contenta, non dico di me ma del mio dna. Sebbene mio babbo sia un tifoso sfegatato del Torino, il calcio lo segue abbastanza saltuariamente. Mentre lo sci è l'unico sport per il quale io e mia mamma non riusciamo mai a fargli cambiare canale!

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  3. a me lo sci non piace molto: gli unici sport invernali che mi piace guardare in tv sono il curling (ero pure andata a vederlo alle olimpiadi!!!) e il pattinaggio artistico, che mi incanta.

    però non è male lo sloveno... quasi quasi potrei iniziare ad interessarmi :)

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