martedì 13 aprile 2010

Riposate in pace.

Non ci sono parole per esprime il dolore che ha colpito la popolazione altoatesina e soprattutto venostana in seguito al disastro ferrioviario che ieri è costato la vita a 9 persone.
Merano è la mia seconda casa, visto che per 5 anni ho vissuto li, fra monti e meleti. Vedere l'incidente sulla tratta ferroviaria che portava oltre Merano, più in su in Val Venosta è stato un colpo. Vedere quel treno deragliato in bilico sull'Adige, fiume che mi ha tenuto compagnia in 5 anni di viaggi casa-scuola. Vedere quel treno che m'è sempre piaciuto, così colorato e per me sempre motivo d'orgoglio.  Inizialmente un sospiro nel sentir parlare solo di feriti poi un colpo sentendo invece aumentare il numero di morti. Ancora non riesco a crederci del tutto. 9 vite, 9 storie incredibili, 9 famiglie distrutte dal dolore e dal vuoto che nessuno riuscirà mai a colmare.

Michaela Kuenz Oberhofer (18 anni)
Elisabeth Peer (22 anni)
Julian Hartmann (25 anni)
Francesco Rieger (67 anni)
Judith Tappeiner (20 anni)
Rosina Ofner (36 anni)
Regina Tschoell (73 anni)
Micaela Zosch (34 anni)
Franz Hohenegger (73 anni)

Riposate in pace.




Il destino esiste ed è molto crudele, allo stesso tempo l'uomo è in continua lotta contro il mondo e la natura si ribella. Quando capiremo la lezione?

3 commenti:

  1. Una preghiera per loro.
    Maurizio

    RispondiElimina
  2. ...l'uomo è in continua lotta contro il mondo e la natura si ribella. Quando capiremo la lezione?...

    Quanto hai ragione !!

    RispondiElimina
  3. ha colpito tanto pure a me questa tragedia, immagino quanto possa aver toccato te che conosci bene quei luoghi!

    una preghiera.

    RispondiElimina

A te la parola!