mercoledì 31 marzo 2010

Dottore, dottore....

Era il 12 settembre 2001 quando fra i banchi di scuola ti ho conosciuto, ben presto si è instaurato un ottimo rapporto non dimenticando anche gli altri elementi della compagnia. Giri in città, serate al bar, scherzi e risate. In terza poi il bivio, tu receptionist convinto e io cuoca indecisa, ma a ogni pausa non poteva mancare il caffè alla scuola di fronte, dove era migliore, cremoso. Alla fine della quarta poi, lo stage a Limone, per te grande sofferenza che ti ha preso soprattutto lo stomaco. Le tappe al bar Limone o al "Gato borracho" però non mancavano di certo, a raccontarci le giornate comprese di figure belle e brutte. L’ultima notte poi il grande evento, la maggior’età, pizza, prosecchi, grande festa e per finire bagno in piscina, al momento del rientro non eravamo messi molto bene... dettagli... ma come dimenticare quelle 6 settimane?
I cinque anni alle superiori sono volati fra studio e tempo libero, sempre pronti a scoprire, confrontarci e spettegolare, a volte fino a notte fonda se non addirittura fino al sorgere del sole fra il cinguettio degli uccellini. Sere al bar Mozart, seguite da quasi notti al Piccolo per non dimenticare l’Après.
Finita la scuola le nostre strade si sono divise, accompagnate da incomprensioni e litigi che in qualche modo abbiamo risolto. Io mi sono tuffata nel mondo del lavoro e te, visto che ne sei portato hai scelto la facoltà di economia e gestione aziendale, non che fosse facile, soprattutto dopo la scuola alberghiera. C’hai messo anima e corpo e spesso sei stato costretto a rinunciare a rimpatriate o viaggetti oltre che per l’amore della casa in quanto nido, proprio per il traguardo che inseguivi con tanta dedizione. Di anni ne sono passati altri e oggi sono fiera e felice per la tua felicità, aver raggiunto il tuo traguardo. Sono orgogliosa di poterti chiamare Dottore!


I festeggiamenti in veste di folletto irlandese non sono di certo mancati e nemmeno le mie lacrime oltre la pioggia, ma questo è solo un piccolo dettaglio. C'erano anche i soliti confronti di vite ormai opposte, nuovamente aspettando la mattina e gli uccellini cantare, te disorientato, fresco di laurea con un futuro incerto di fronte a te e io altrettanto disorientata ma nella situazione opposta. Il domani diventerà sempre più chiaro, intanto goditi il presente... a quando il viaggio a NY?

5 commenti:

  1. Che bel racconto! Un viaggio nel tempo fatto col cuore...bello, davvero1

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  2. Bellissimo post! :)

    Un bacio! :)

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  3. Pensavo parlassi di Karen... Poi quando hai cominciato a parlare al maschile ho capito che non era lei ^_^

    Beh... complimenti al DOTTOOOOORE DOTTOOOOOORE...

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A te la parola!